Gennaro Ruo

Biografia

(Napoli 1812 – 1884)
Frequentò il R. Istituto di Belle Arti di Napoli e si specializzò a Roma tra il 1839 e il ’42. Dal 1833 fu costantemente presente nelle esposizioni del Real Museo Borbonico di Napoli. Il quadro di proprietà del Palazzo della Prefettura di Napoli, Ulisse riconosciuto dal cane moribondo in presenza di Eumeo, esposto alla Biennale Borbonica del 1839, denuncia la sua maniera dal modellato plastico largo in stretta osservanza dei dettami accademici. La medesima tela gli permise l’anno precedente di vincere un pensionato a Roma, mentre una variante dello stesso tema è raffigurata nell’opera di proprietà dell’Accademia di Belle Arti di Napoli. Benchè fosse conosciuto come pittore di opere a soggetto episodico-religioso, fu molto apprezzato come ritrattista. Tra i lavori di questo genere è rilevabile il Ritratto del Cavalier Donizetti (Napoli, Conservatorio di musica “San Pietro a Maiella”). Allentata la stretta osservanza alle teorie didattiche dell’Accademia, passò a insegnare alla Scuola Libera del Bonolis nel biennio 1848-’49. Fu tra i partecipanti al concorso per la successione alla cattedra di Costanzo Angelini, all’Accademia di Napoli, dal quale però fu escluso. Nel 1858 fu nominato professore onorario dell’Accademia nella scuola del Mancinelli dove fu preposto all’insegnamento del disegno.
Partecipò alla prima Promotrice napoletana del 1862 con Una baccante e un Ritratto (in cat. p. 8 num. 61, p. 24 num. 25).

Bibliografia: S. Di Giacomo, Catalogo biografico della mostra della pittura napoletana dell’Ottocento, Napoli 1922, p. 23; F. Napier, Pittura napoletana dell’Ottocento, Napoli 1956, p. 52; C. Lorenzetti, L’Accademia di Belle Arti di Napoli (1752-1952), Firenze 1952, pp. 113, 116, 124, 144; A. M. Comanducci, Dizionario illustrato dei pittori, disegnatori e incisori italiani moderni e contemporanei, IV, (III ed.) Milano 1962, p. 1668; Il Palazzo della Prefettura, a cura di U. Carughi, L. Martorelli, A. Porzio, Napoli 1989, pp. 98-99; L. Soravia, ad vocem, in La pittura in Italia: l’Ottocento, II, Milano 1991, pp. 1001-1002; M. R. Guglielmelli, ad vocem, in F.C. Greco – M. Picone Petrusa – I. Valente, La pittura napoletana dell’Ottocento, Napoli 1993, p. 157.

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